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Da circa un mese è in atto presso la Casa Circondariale di Modena un'intenso stato di agitazione con
il coinvolgimento dell'intera categoria dei poliziotti penitenziari.
Si è passati da un sit-in svoltosi nelle adiacenze dell'Istituto penitenziario Sant'Anna, ad
un'astensione della mensa di servizio da parte di tutto il personale di Polizia Penitenziaria, nella
convinta azione di sensibilizzare i vertici dell'Amministrazione Penitenziaria ad adottare i dovuti
provvedimenti verso coloro che hanno determinato l'insorgere di un clima lavorativo divenuto,
oramai, insostenibile.
Le iniziative di protesta si sono successivamente concretizzate con ulteriori incontri con massime
Autorità (tra cui il fattivo intervento del Sig. Prefetto della città di Modena e con il Provveditore
Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria dell'Emilia Romagna), tutti debitamente a conoscenza
della gravità di quanto stà accadendo nel carcere di Modena.
Non passa giorno che l'istituto non registri episodi di assoluta gravità, di estrema violenza e di
continui autolesionismi, tutti in grado di mettere da soli a repentaglio la sicurezza del reparto e, con
esso, anche e, principalmente, l'incolumità di tutto il personale.
Mai prima di oggi si era assistito ad un'azione sindacale che coinvolgesse verso un'unica direzione
tutte le organizzazioni sindacali rappresentative su scala nazionale dell'intera categoria dei Poliziotti
penitenziari, le quali, hanno, con decisione, ribadito la necessità di un totale rinnovamento dei
vertici della struttura in grado di ripristinare un clima lavorativo irrimediabilmente compromesso.
I vertici dell'Amministrazione Penitenziaria sono tutti a conoscenza della realtà modenese: duole,
purtroppo, constatare di come a tutt'oggi nessuna iniziativa sia stata intrapresa nell'ottica di risolvere
l'attuale insostenibile situazione lavorativa.
Le manifestazioni di protesta, con la totale convinzione del personale in servizio presso la Casa
Circondariale di Modena (supportate da tutte le organizzazioni sindacali), continueranno ad oltranza,
fino a quando (questo è l'auspicio!!!) l'Amministrazione non avochi a sé quel senso di responsabilità
più volte invocato che consenta la risoluzione di una vicenda che stà assumendo, giorno dopo
giorno, i crismi dell'assurdo.
Per quanto sopra ed a conferma di tutta la documentazione fin qui prodotta, si chiede di
calendarizzare un'incontro con il Signor Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria,
nell'ottica di definire (possibilmente in tempi rapidi) l'annosa vicenda, evitando strascichi di ogni
genere che non fanno altro che generare ulteriore sconforto in un contesto lavorativo ai limiti della
sopportabilità.
Alle Segreterie Nazionali delle scriventi sigle, si inoltra la presente per quanto di rispettiva
competenza.
Modena, 20 luglio 2016
Sappe                   Osapp             UILPA               Sinappe           CGIL
f.to Campobasso   f.to Marro         f.to Crescenza    f.to Giliberti      f.to. Ianigro
CISL FNS              USPP               CNPP                 Alsippe            S.PP
f.to de Pascalis      f.to Narducci     f.to Sarti           f.to Miggiano     f.to Genzani