Al Dipartimento Amministrazione Penitenziaria

Ufficio del Capo dipartimento

Dott. Santi Consolo

Roma

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Direttore Generale del Personale e delle Risorse

Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria

Dott. Pietro Buffa

Roma

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Direzione Generale del Personale e delle Risorse

Ufficio IV Relazioni Sindacali

Dott.sa Pierina Conte

Roma

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Al Signor Prefetto di Bologna

Dott. Ennio Maria Sodano

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Al Signor Procuratore della Repubblica di Bologna

Dott. Giuseppe Amato

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Al Signor Procuratore Generale della Repubblica

Presso la Corte d’Appello

Dott. Ignazio De Francisci

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Al Presidente del Tribunale di Bologna

Dott. Francesco Scutellari

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Al Provveditore Regionale per l’Emilia Romagna e Marche

Amministrazione Penitenziaria

Dott. Enrico Sbriglia

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Al Signor Direttore

Casa Circondariale

Dott.sa Claudia Clementi

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Al Segretario Generale

UIL PA Polizia Penitenziaria

Angelo Urso

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

                                                                                                    

Oggetto: Casa Circondariale di Bologna – Gravissima carenza di personale.

               Celebrazioni delle udienze del Processo “Aemilia” presso la Corte d’Appello

               Abbiamo appreso per le vie informali che dal 28 cm a Bologna inizieranno le udienze del Processo Aemilia presso la Corte d’Appello.

Tali udienze, tra l’altro, sono state programmate per la maggior parte nelle giornate di Venerdì e Sabato giornate queste stabilite dalla Corte d’Appello.

                 Queste udienze, che voglio ricordare, si protrarranno almeno fino al 31/07 e riprenderanno con  molta probabilità nei primi giorni di Settembre, aggraveranno notevolmente il carico di lavoro della Polizia Penitenziaria in giornate dove, il Personale, è notoriamente ridotto vuoi per fruizione di riposi settimanali vuoi per la fruizione delle programmate ferie estive.

               Ormai il Corpo di Polizia Penitenziaria, bistrattato da tutti, deve adeguarsi per forza di cose alle esigenze o alle mancanze di altri e fare fronte ormai a tutto, anche a scapito della sicurezza tanto  all’interno che all’esterno dell’Istituto con gravi rischi e pregiudizio per l’ordine pubblico.

  • Le convalide d’arresto dovrebbero essere effettuate in carcere ma per esigenze della Magistratura la Polizia Penitenziaria, soprattutto il Sabato è costretta a tradurre detenuti per  le udienze di convalida in Tribunale nonostante i numerosi inviti dei vari Ministri della Giustizia (primo tra questi il Ministro Severino!), tant’è che la Polizia Penitenziaria, accorpando posti di servizio, sguarnendo le sentinelle dal muro di cinta, traducendo i  suddetti detenuti, oltretutto sottoscorta,  è obbligata alla conseguente  negazione dei diritti soggettivi dei propri appartenenti,  dovendo  ottemperare senza fiatare!

            E tali convalide verranno effettuate altresì durante le celebrazioni dell’Appello del Processo         

           “AEMILIA”

  • Con il decreto legge 211/2011  (convertito dalla legge 9/2012) il Governo ha introdotto, in particolare, misure volte a ridurre il sovraffollamento carcerario. Il provvedimento prevede che, per ovviare al problema delle cd. "porte girevoli",  la detenzione in carcere dell'arrestato in flagranza di reato (per illeciti di competenza del giudice monocratico) in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto e del rito direttissimo,  costituisca l'eccezione.

Si prevede pertanto: in via prioritaria, che sia disposta la custodia dell'arrestato presso l'abitazione; in subordine che sia disposta la custodia presso idonee strutture della polizia giudiziaria; solo in via ulteriormente subordinata, che sia disposto l'accompagnamento nella casa circondariale;

Or bene tutte le altre forze di Polizia si sono affrettate a far dichiarare inagibili le proprie camere di sicurezza ed ancora oggi, a distanza di anni, sono tali, motivo per cui tutti gli arrestati vengono condotti in carcere anche per poche ore nel pieno della notte dove il Personale è notoriamente ridotto e al mattino accompagnati dalla Polizia Penitenziaria in giudizio direttissimo e non dalla forza di Polizia che ha proceduto all’arresto!! !

Si aggiunga inoltre che le operazioni di immatricolazione ed invio in udienza, nonché  il più delle volte della  conseguente scarcerazione, comporta un notevole aggravio di lavoro da parte della Polizia penitenziaria, e nella fattispecie degli operatori dell’ Ufficio Matricola, già carente di personale è sottoposto ad enormi  e delicati carichi di lavoro!

A ciò si aggiunga che tale personale, al posto delle altre Forze di Polizia, deve effettuare aggiornamenti della Banca Dati Interforze (S.D.I.) che per Legge devono essere effettuati con immediatezza (Vedasi Legge 121/1981 e successive modificazioni); deve effettuare il prelievo dei campioni biologici del DNA; prelievo che spetterebbe alla forza di Polizia che ha eseguito l’arresto

ai sensi del combinato disposto dagli articoli 9 della Legge 85 del 2009 e 5 del relativo Regolamento di Esecuzione, D.P.R. 7 aprile 2016 (G.U.122 del 26 maggio 2016).

E la Polizia Penitenziaria, ancora una volta, è costretta ad  accorpare  posti di servizio, sguarnire le sentinelle dal muro di cinta, tradurre i detenuti sottoscorta, vedersi negati i diritti soggettivi e deve ottemperare senza fiatare! E tali direttissime verranno effettuate altresì durante le celebrazioni dell’Appello del Processo “AEMILIA”!!!

  • Nelle giornate del Sabato notoriamente la Direzione di Bologna organizza eventi trattamentali proprio perche dovrebbe essere una giornata con meno impegni per la Polizia Penitenziaria (Campionato di Rugby, Coro Papageno etc) Orbene ci si chiede …Che fine faranno queste attività trattamentali durante questo Processo Aemilia?

Si faranno lo stesso…. perchè la Polizia Penitenziaria, accorpando posti di servizio, sguarnendo le sentinelle dal muro di cinta, uscendo con i detenuti sottoscorta, e con la negazione dei diritti soggettivi deve ottemperare senza fiatare!

        Di questi esempi potremmo continuare all’infinito, una cosa è certa che il Personale di Polizia Penitenziaria è STANCO!… Non si puo’ continuare a fare tutto al posto di tutti… La Casa Circondariale di Bologna ha una pianta organica carente di almeno 100 unità distaccate in altre sedi, ha da mesi l’onere di coprire tre Piantonamenti di detenuti in tre nosocomi differenti (uno fuori sede presso il Centro di Riabilitazione di Montecatone Imola), ogni giorno l’Asl predispone numerose visite urgenti e sorveglianze a vista di detenuti…non si può più continuare a mettere tutto al primo posto e tralasciare la sicurezza interna ed esterna dell’Istituto, e perché no, anche il benessere del personale di cui in questi tempi si fa un gran parlare, ma in sostanza passa sempre in secondo piano!!!

               A distanza di pochissimi giorni ancora non si conosce il numero dei detenuti coinvolti nel Processo Aemilia nel giudizio d’Appello (si presume che siano 10/15) ma di certo si conosce la gravissima carenza di Personale di Polizia Penitenziaria a Bologna pertanto si chiede al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ed al provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria dell’Emilia Romagna e Marche il rientro immediato dei distaccati per ragioni dell’Amministrazione da Reggio Emilia e da altre sedi ove distaccati, l’Impiego del Nucleo Operativo Regionale soprattutto nelle giornate di Sabato e, contestualmente, un invio di un congruo numero di  Personale per il periodo di celebrazione di tale Processo a Bologna.

Al Presidente del Tribunale si chiede di attivarsi affinché le udienze di convalide di arresto o fermo vengano effettuate, per tutto il periodo di celebrazione dell’Appello, come previsto art. 123 delle disposizioni di attuazione codice di procedura penale e rafforzato nel D.L. 22 dicembre 2011, n. 211 e di conoscere a che punto sono i lavori di ripristino dell’agibilità delle camere  detentive in uso alle altre Forze di Polizia, in modo da poter ottemperare al meglio ad una Legge dello Stato dell’ormai lontano anno 2012.

 

Domenico Maldarizzi

Allegati:
Scarica questo file (Prot. 078.pdf)Prot. 078.pdf[ ]438 kB