in questi giorni abbiamo notato che l’art. 07 dell’atto di concessione dell’alloggio collettivo di servizio recita:”il locale si intende concesso nello stato in cui si trova attualmente, e cioè completamente arredato per l’uso a cui esso è destinato e, munito di tutti i serramenti, chiavi, vetri ed altri infissi occorrenti. Il concessionario dichiara di aver visitato il locale e di averlo trovato in buono stato di manutenzione con tutti gli impianti e si obbliga a riconsegnarlo nelle stesse condizioni alla cessazione della convenzione. Stesso dicasi per quanto riguarda gli arredi.”
Or bene, dato che allo stato attuale, per quanto risulta a detta O.S. non vi è nemmeno una stanza assegnata in buono stato di manutenzione e non è dato a sapere cosa s’intende con “completamente arredato” si chiede di eliminare detto articolo da tale contratto e sostituirlo con un inventario da dove si evince tutto l’arredamento effettivamente presente e di proprietà dell’amministrazione e soprattutto il suo stato d’usura.
Tutto ciò per evitare spiacevoli conseguenza all’atto della risoluzione di tale contratto.
Per quanto riguarda l’art. 3 “Disposizioni di pagamento” fermo restando che questa O.S. per il tramite della Segreteria Nazionale con nota del 23/11/2015, che ad ogni buon fine si allega, ha investito il Dipartimento a voler promuovere idonee ed urgenti misure finalizzate a prevedere la facoltà per gli interessati di delegare le rispettive Direzioni affinché gli importi dovuti possano essere trattenuti direttamente alla fonte sulle competenze stipendiali, nelle more, chiede a codesta Spettabile Direzione di prevedere non solo il pagamento mensile ma anche altre dilazioni di pagamento(bimestrale, trimestrale….) proprio per evitare le complicate procedure burocratiche e i costi di operazione relativamente elevati per le operazioni di bonifico (in media nell’ordine di 5,00 Euro)
In attesa di urgente riscontro, si porgono distinti saluti.