Egregio Direttore,

con nota prot. 022 del 22/08/2023 Le avevamo comunicato che la caserma Agenti dell’Istituto da Lei diretto risultava sporca, con muri anneriti, docce comuni vecchie, piene di muffa e mancanti in molte parti di rubinetterie, scale pericolose poiché in molti punti la gomma antiscivolo risulta staccata dal pavimento e che l’ultima tinteggiatura della stessa risale a oltre decenni fa per non parlare del mobilio delle stanze e degli stessi materassi.

A distanza di un semestre l’unico intervento fatto è stato il cambio delle valvole ai termosifoni che tutti gli occupanti hanno al massimo poiché gli ambienti risultano freddi.

Ultimamente, a tali lamentale, si sono aggiunte altre che riguardano il peggioramento della già scarsa condizione igienico sanitarie di tutta la caserma Agenti e soprattutto quella della 1 piano riservata al personale Femminile.

A quanto ci risulta il Casermiere, ultimamente, se va bene ha solo un detenuto lavorante e con le poche ore di lavoro a malapena riesce a svuotare i bidoni dei rifiuti mentre, i corridoi e soprattutto le docce risultano sporchissime e antigeniche.

Rimarchiamo ancora una volta che, il personale di Polizia Penitenziaria cd “accasermato”, paga dei canoni anche per quel minimo di igiene dei luoghi in comune poiché, nelle proprie stanze, già provvedono a loro spese ad acquistare l’arredamento, materiale di pulizia, materassi, cuscini, pittura al posto dell’amministrazione e che sarebbe giusto che al pari delle caserme degli altri Corpi le pulizie venissero affidate ad una ditta esterna specializzata.

Pertanto si chiede, nel rispetto della “salute e della dignità” del Personale di Polizia Penitenziaria e di tutto il personale civile che fa uso degli alloggi, di adottare urgentemente tutte le iniziative possibili per garantire condizioni igieniche accettabili.

 

Domenico Maldarizzi