Gentilissimi,
nonostante due note congiunte con altra O.S. (che ad ogni buon fine si allegano), a tutt’oggi, non abbiamo ricevuto nessun riscontro né dalla Direzione della Casa Circondariale di Bologna né dall’Ente Assistenza per comprendere di chi fosse la responsabilità della rescissione del contratto con un fornitore privato, che offriva il lavaggio con lavatrici molto più capienti a soli un euro, e la sostituzione delle stesse con delle lavatrici molto più piccole al costo di euro tre per

Signor Direttore,

Con l’arrivo delle prime temperature da stagione estiva, in molti ambienti della Casa Circondariale di Bologna ed in particolare nelle postazioni del muro di cinta, si ripropone l’ormai noto problema dell’eccesiva calura che si raggiunge al suo interno.

Attualmente ci viene segnalato che i climatizzatori non sono funzionanti e, non sappiamo se per rottura degli stessi o sempre per la mancanza dell’energia elettrica già segnalata con nostra nota n. 29/24 del

Signor Direttore,

facendo seguito a Vs. nota n°24621.U data odierna, spiace segnalare che tale comunicazione appare affrettata e priva di valide ragioni.

Innanzitutto giova segnalare che al momento della nota non risultano ancora ufficializzate tutte le candidature elettorali e che presso il locale spaccio sono assegnate n. 04 unità e non 3 come evidenziate nella nota.

Con le tre unità rimaste, comunque, si potrebbe garantire l’apertura dello spaccio nei due turni giornalieri senza l’impiego