Non passano giorni che in ogni istituto della Regione non vi siano eventi critici ed aggressioni al Personale questa volta, a farne le spese, sono le Agenti del Reparto Femminile dell’Istituto Bolognese”

 – A darne comunicazione è Domenico Maldarizzi Segretario Regionale della Uil PA Polizia Penitenziaria dell’Emilia Romagna -

Il teatro della violenza: la solita sezione con celle aperte, solito principio di rissa e solito intervento della Polizia Penitenziaria per ripristinare l’ordine e la disciplina della sezione ma, una delle contendenti, non contenta di essere stata bloccata, si scaglia contro una delle colleghe la strattona e la fa cadere per terra  cercandola di colpire con calci e pugni….prognosi per l’Agente inviata al P.S. 7 gg.”

Questa situazione, – afferma Domenico Maldarizzi - sicuramente data da un volere dell’Amministrazione Penitenziaria a livello centrale, è frutto di una politica sbagliata. In primis parliamo delle cd. “celle aperte”, infatti da quando è stata attuata questa soluzione, gli episodi di aggressioni nei confronti del personale di polizia penitenziaria sono aumentati a dismisura. Ma è come se i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria non si rendessero conto della vera situazione che i poliziotti penitenziari affrontano giornalmente nell’inferno delle sezioni detentive delle nostre carceri

“Celle aperte o no, per la UilPa ad aumentare le situazioni a rischio contribuisce la messa al bando degli Ospedali psichiatrici giudiziari: «Una soluzione non supportata da misure alternative adeguate, perché le Rems (le strutture dove devono essere ospitati i condannati con disturbi mentali e socialmente pericolosi, ndr) sono poche e con pochi posti” – continua Maldarizzi – “e, nel Reparto Femminile della Rocco D’Amato, ormai al massimo della capienza, sono ristrette nelle sezioni ordinarie tante detenute con gravi problemi psichiatrici la cui critica gestione è affidata sempre e comunque alla Polizia Penitenziaria”.

“Considerato che sino ad oggi la politica attuata non ha portato nessun frutto, anzi, i fatti dimostrano il contrario, per forza di cose ci vuole una inversione di rotta, - conclude Domenico Maldarizzi -  è il momento di costituire un tavolo di confronto affinché si possa addivenire a soluzioni adeguate al nostro sistema penitenziario affinché non sia il Poliziotto Penitenziario e nemmeno gli altri Operatori Penitenziari a farne le spese!

Domenico Maldarizzi

3387191531