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Il progressivo aumento della popolazione ristretta presso l’IPM di Bologna, che alla data odierna ne conta 45, ha fatto si che ormai non passano giorni che non si verificano tensioni ed eventi critici.

Ricordiamo che l’Istituto, se pur ristrutturato, è pur sempre un edificio riadattato ad istituto penitenziario con corridoi stretti e distribuito in più piani e, portare la capienza dello stesso ad oltre 45 ristretti con un numero sempre maggiore di maggiorenni senza un aumento adeguato di personale di Polizia Penitenziaria, oltre che dell’area educativa, non può che ricadere il tutto in un aumento del clima di tensione tra i minori ristretti che, molte volte, sfociano in eventi critici continui proprio come sta accadendo negli ultimi tempi.

Il Personale è esausto, turni di servizio prolungati e continuamente richiamati in servizio per garantire quel minimo di sicurezza e, l’interlocuzione con il DGMC sia per un aumento di organico che soprattutto per uno sfollamento almeno dei più facinorosi non trovano accoglimento.

Se la finalità della pena è e deve essere sempre riabilitativa e rieducativa, come previsto dal nostro ordinamento penitenziario e dalla nostra Costituzione, per tutte le istituzioni deve essere una priorità assoluta restituire alla normalità e a prospettive proprie della loro giovane età dei ragazzi che spesso, per primi, hanno subito violenza. Per questo, quei ragazzi, non possono essere considerati dei numeri e la capienza di quella struttura non può essere valutata solo sulla base dei letti e delle celle a disposizione.

Ciascuno di loro deve poter continuare a contare su un personale adeguato che possa seguirlo da vicino e quotidianamente e su progetti educativi personalizzati, quelli che in questi anni hanno aiutato diversi di loro ad ottenere il diploma e a iscriversi all’Università.

Al contrario oggi, proprio per garantire quei livelli minimi di sicurezza e per le varie problematiche dell’Istituto parrebbe che sia nell’aria la sospensione di una delle attività trattamentali che da anni da lustro all’Ipm di Bologna ovvero le rappresentazioni teatrali della Compagnia del Pratello diretti da Paolo Belli.

Per quanto sopra chiediamo un immediato sfollamento, almeno dei più facinorosi, affinché  si possa avere un clima sereno con meno tensioni e più attività trattamentali altrimenti, crediamo, molto presto, anche l’IPM di Bologna potrebbe passare all’onore delle cronache per eventi critici ben più importanti

In attesa, saluto distintamente

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