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In questi giorni si aggira alla “Dozza” di Bologna un Ispettore del Corpo di Polizia Penitenziaria, inviato in servizio di missione con macchina dell'amministrazione e, tra poco, forse con un'autista al seguito per organizzare la squadra di rugby “Giallo Dozza”.
Se tutto cio' verrà confermato dalla S.V., rappresenta una grave offesa a tutto il Personale della Casa Circondariale “Dozza” di Bologna che ha sempre dato il massimo nell'organizzazione di tale attività trattamentale sia durante l'anno scorso sia per l'inizio di questo campionato a partire dal Comandante di Reparto, dal Funzionario a cui avevano assegnato l'organizzazione di tale attività trattamentale e dal Responsabile dell'Unità Operativa a cui sono assegnati i membri di questa squadra.
Queste figure professionali, ogni giorno, hanno dato il massimo affinchè tutto si svolgesse nel migliore dei modi, con tanti sacrifici, e sopratutto riuscendo a coinvolgere sempre piu' il Personale, che partecipava volentieri, anche se con lavoro straordinario o con il riposo settimanale revocato.
Tutto questo è accaduto proprio perchè erano riusciti a trasmettere, anche al Personale di Polizia, proprio quei principi cardine del Rugby ovvero del lavoro di squadra...del fare gruppo!.
Ora tutte queste figure si vedono spodestate dal loro incarico, svolto con grande professionalità, poiché estromesse da tale organizzazione, ed affidato unicamente ad un Ispettore della Casa Circondariale di Ferrara che nulla sa dei detenuti giocatori, nulla sa dell'organizzazione e dei luoghi ove tale attività trattamentale viene svolta.
Poichè questa O.S. non è stata informata di questo provvedimento, ne chiediamo immediata ed urgente comunicazione per valutare se è il caso di fare un esposto alla Procura Regionale della Corte dei Conti.
In attesa di urgente riscontro si inviano distinti saluti.

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